Chi ha paura della la Norma UNI 11491 per Naturopati?

Cari amici e colleghi

Non è nostra abitudine correre dietro a banalità e alle altrui chiacchiere ma abbiamo riscontrato molta disinformazione in rete sul significato e sulla storia della legge 04/2013, sulla norma UNI 11491 e sulla Certificazione di parte terza Accreditata Accredia per Naturopati.

Una doverosa premessa: accettiamo ben volentieri, come da nostra abitudine, inviti a collaborare e a discutere di questi argomenti quando questi provengono da chi non disprezza più o meno palesemente i risultati raggiunti facendo allusioni poco corrette sulla serietà e le finalità del lavoro svolto da Naturaliter e dalle altre Associazioni.

Detto questo andiamo avanti.

In molti parlano di questi delicati argomenti senza essere stati in prima linea nella lunga battaglia e senza avere una corretta cognizione della materia.

Ci sentiamo in dovere come Associazione Naturaliter, che insieme alle altre associazioni di CNA Professioni è stata artefice e protagonista del lungo lavoro, di chiarire alcuni fondamentali punti.

Il lungo lavoro, che passo dopo passo dal 2007 ad oggi ha portato prima alla approvazione della legge 04/2013 e poi alla emissione della Norma UNI 11491, ha definito, unitamente all’ istituto della Certificazione di parte terza, un quadro normativo, conforme alle richieste europee e su base volontaria, che consente ai naturopati dopo lunghi anni di ghettizzazione e di semi-clandestinità di operare alla luce del sole con la dignità che gli spetta.

Non dimentichiamo che, a differenza della vecchia concezione, tutto questo è stato fatto in primo luogo per garantire agli utenti la qualità della prestazione naturopatica e quindi, di conseguenza per aiutare i naturopati a tutelare la loro professione e non certo a dare potere alle scuole o alle associazioni di categoria  ad esse più o meno collegate.

Tutto questo è, ripetiamo, indipendente dagli interessi privati delle scuole e delle associazioni di Naturopatia: l’impianto normativo è orientato per intero a valorizzare la professione, a fare pulizia e a conferire al naturopata un’adeguata dignità professionale.

Non si comprende quindi quali siano gli obbiettivi e le finalità delle associazioni e loro aggregazioni che stanno tentando di rimettere in discussione la norma adducendo non ben identificate né spiegate “terminologie” della Norma UNI.

Tutto questo è del tutto infondato ed appare solo un tentativo di rimaneggiare la norma non si sa a quale fine, o forse, più probabilmente e banalmente è solo un tentativo di recuperare il ritardo accumulato e di appropriarsi, con pretestuose modifiche, del lavoro ideato e portato faticosamente avanti per anni da Naturaliter e dalle altre Associazioni di CNA Professioni che vi hanno aderito in questi anni.

Lasciateci dire semplicemente che la Norma UNI non ha bisogno di salvatori dell’ultim’ora che si presentino a giochi fatti  ma di realtà che eventualmente vogliano dare il loro contributo senza la pretesa di essere eroi di improbabili crociate…

Ribadiamo che, vista la disinformazione circolante, la Norma UNI 11491 definisce la professione e la disciplina del naturopata in modo unitario a tutela del cliente e di conseguenza del professionista, e non delle scuole o delle associazioni. Prima non c’erano regole e chiunque era libero di fare quello che voleva anche a discapito dei clienti, dei naturopati professionisti e della naturopatia.

Oggi ci sono delle regole (Norma UNI e Certificazione di Parte Terza) come garanzia della qualità professionale dei naturopati e della naturopatia. A chi non piacciono le regole?

Chi lavora senza aderire regole che diano garanzie se ne assume la piena responsabilità.

Chi non si riconosce in tale norma semplicemente non è tenuto ad attenersi ad essa: l’adesione alla norma non è obbligatoria ma è su base volontaria e ciascun naturopata può liberamente decidere se operare nell’ambito di questo quadro normativo (legge/norma/certificazione) oppure restarne fuori e andare avanti come prima…

Ricordiamo infine che, fin dal 2007, quando è stato intrapreso il cammino per la definizione del progetto (dalla Certificazione alla Norma UNI) abbiamo cominciato a condividere questa idea ma nella migliore delle ipotesi abbiamo ricevuto risposte dalle quali appariva allora evidente disinteresse se non addirittura scherno e contrarietà da parte di chi oggi vuole cavalcare l’onda dei risultati ottenuti.

Alcune di queste realtà sembrano essere oggi tra quelle più attive nel tentativo di rimettere in discussione la Norma con l’ intento di “aggiustarla”.

Poiché oltre a CNA Professioni (di cui facciamo parte) anche le altre aggregazioni di associazioni professionali erano ben informate dell’inizio dei lavori normativi ci chiediamo: “Dove sono state tutte le associazioni ad esse aderenti?”

Contrariamente a quanto si dice in rete sulla Norma UNI, questa non è uno strumento ad personam ad uso di una qualche associazione ma è per tutti quelli che decidono di aderirvi per contribuire  ad accrescere la dignità della nostra professione.

La Norma viene fatta seguendo una prassi rigorosa prescritta a livello internazionale per la elaborazione di tutte le norme UNI italiane.

Tutte le associazioni e i partecipanti al tavolo di normazione hanno certamente avuto momenti di contrasto e di tensione ma questo non ha impedito di portare avanti  l’obiettivo comune di fare qualcosa di concreto per tutta la categoria dei naturopati lasciandosi dietro gli interessi personali.

L’Associazione Naturaliter è a disposizione per tutti coloro che vogliano essere informati dei fatti, quelli veri.

La Presidenza Naturaliter

 

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